Il nostro tempo: complessità, imbarazzo e mistero.

 


 

Angelo Navetta, dopo alcuni anni ritorna a Torino alla Galleria TeArt - dove ha già esposto nel giugno del 2010 diversi lavori di quegli anni - dal 26 aprile al 13 maggio 2017, con una sua personale per far conoscere suoi lavori prevalentemente su carta. Alcuni recentissimi, altri di anni precedenti, quasi in una sintesi antologica delle sue opere su supporti cartacei. Oltre ai lavori menzionati fanno parte della mostra diverse opere su vari supporti e tecniche.

 La carta ha sempre affascinato Angelo Navetta  per la libertà espressiva che consente e per l’immediatezza del tratto, decisamente più libero ed estemporaneo che con altre tecniche.

I lavori su tela sono, poi, del tutto innovativi sia come tematica sia come concezione; sono realizzati, infatti, senza il telaio, che volutamente non viene utilizzato per ottenere un elemento decorativo con una propria vitalità e forza, nuovo nel  suo  modo di essere.  Lo scopo è quello di consentire, con appositi accorgimenti, la possibilità di fissare direttamente alla parete il quadro, con effetto decorativo e stilistico efficace, moderno, incisivo. Della vita di tutti i giorni fanno parte ormai, esemplificativamente, il P C, il cellulare, televisori e altri ritrovati tecnologici le cui forme non sono tradizionali. Allo stesso modo anche un dipinto può porsi come elemento attuale, esteticamente più adatto e vicino al modo di vivere di persone, giovani e meno giovani. Del resto, volendo, è sempre possibile e agevole inserire il telaio al dipinto  e, al limite, anche la cornice, secondo gusti e scelte individuali.

I lavori su carta degli  anni passati sono studi e ricerche per oggetti di uso corrente o legati alla vita di ogni giorno, alla moda e ad altre esigenze relative alla periodicità e alla vita o durata dei singoli prodotti: piatti di porcellana, cravatte, foulard , agende, eccetera.

 L’idea di fondo è che l’arte debba essere a disposizione  o patrimonio sempre di e per tutti; pertanto qualsiasi oggetto può essere il risultato di uno studio o  una ricerca che tenga conto dell’estetica e della funzionalità senza necessariamente far lievi= tare il prezzo finale dell’oggetto per il consumatore.

Tra i lavori presentati in legno dipinto  si notano, per originalità e sintesi creativa, Due torri indimenticabili, del 2012,e Gioco misterioso e senza regole che garbatamente affronta, in modo critico, un tema scottante per molti aspetti, vivo e attuale.

 Circa i lavori su carta recenti, fino al 2016 e ai primi mesi del 2017, la ricerca si spinge in avanti sulla base di idee care al pittore,in parte espresse che, in alcuni casi raggiungono traguardi significativi.

I lavori su tela, i dipinti, fanno parte talvolta dello studio sui colori, già intrapresa da tempo anche con approfondimenti sull’evoluzione nei secoli dei singoli componenti(pigmenti) e della scoperta o individuazione  di nuovi ritrovati, componenti o processi produttivi e simili che hanno modificato di molto l’offerta, la disponibilità e le tecniche originarie degli artisti. Uno studio recente si occupa del colore blu, in passato indicato anche come  azzurro.

Angelo Navetta, nativo della Sicilia, vive a Roma dal 1965.Dopo la laurea  ha insegnato in un Liceo scientifico e, come assistente, all’Università di Palermo,a Giurisprudenza. Si è quindi occupato di commercio internazionale con e per l’ente preposto a tale compito ed ha vissuto all’estero ( Africa, Nord Europa e Asia ) per circa 10 anni. Ha effettuato studi su vari argomenti ed ha pubblicato diversi libri su tematiche di carattere economico ( fiere italiane e commercio estero, Grande distribuzione nel mondo, e tanti altri).

Dettagli e informazioni possono trovarsi nel sito www.angelonavetta.net. Ha esposto in moltissime mostre, prevalentemente personali ma anche collettive importanti come, ad esempio, “Multipli” ( Berlino, 1985 ) sia in Italia sia all’estero non di rado con il M.A.E. -  La sua vita è stata ed è tuttora arricchita da amicizie con artisti, scrittori e  gente interessata alla cultura. Dante Maffia ha evidenziato  come il rapporto con l’infinito transitava attraverso il cuore dell’artista per dilatarsi, farsi colore e distendersi in un abbraccio con la natura.

L’arte non è la realtà ma è verità, dice John Banville. Per Elio Mercuri l’arte è liberazione, è riuscire ad assecondare gli slanci dell’immaginazione che stabilisce il contatto con l’altra realtà, che è mistero del mondo e segreto della nostra anima.

 Per Achille Bonito Oliva l’arte  è stata sempre un viaggio da fermo, per mano dell’artista. Con la sperimentazione di nuovi linguaggi, l’artista si disancora da ogni appartenenza  categorica ( pittura, scultura, disegno). In fondo, l’artista esplora ogni possibile contatto, esperienza o aggancio alla vita e trasferisce, almeno in parte,  il suo universo nel mondo.

Per il pittore l’arte è libertà somma ed  è coerenza col mondo e le idee dell’artista. L’arte, tuttavia, non è realtà ma è verità.

TeArt.  Da circa 25 anni TeArt promuove in modo efficace in Italia e nel mondol’arte e la cultura con diverse iniziative ivi compresi viaggi anche all’estero; l’arte potremmo dire sinceramente e spontaneamente rivolta a tutti, non soltanto quella per una minoranza di privilegiati in grado di spendere molto per essere sulla cresta dell’onda ovvero effettuare investimenti elevati che si spera siano redditizi nel tempo. Viene in mente Damien Hirst.

A prescindere da ciò, si è convinti che l’arte sia per tutti, per tutti gli individui anche dai redditi contenuti. L’arte è una grande forza, capace di attirare e coinvolgere un numero sempre  crescente di appassionati.  Anche il settore pubblico dovrebbe diffondere e promuovere ancor più efficacemente l’arte sia in Italia sia all’estero.

Per info :teart.associazione@gmail.com - prof. Maria Navarria 347 268 2276 ; prof. Elena Saraceno 347 314 9659; dr. Angelo Navetta, 346 286 6103 angelo.navetta@email.it